Il ritorno è cominciato con l’arrivo di più di 400 famiglie alle loro case in quella località, ubicata a circa tre chilometri al sudovest di Damasco e di altri gruppi nei sobborghi della capitale, ha precisato il funzionario.
Dall’espulsione dei terroristi della città, lo stato ha lavorato incessantemente per sgombrare le macerie ed aprire le strade, e sono state riabilitate le sedi delle istituzioni statali come il commissariato di polizia, il municipio ed il policlinico, ha spiegato il funzionario.
Allo stesso modo, le strutture statali hanno lavorato intensamente nella riparazione delle reti elettriche, dei sistemi di fognatura e di altri centri di salute di Dareya, liberata dai gruppi terroristi nel 2016 e considerata una delle popolazioni siriane più antica, fondata nell’anno 30 dopo Cristo.
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