D’accordo con notizie di stampa, decine di testimonianze di vittime si sono prodotte negli ultimi giorni negli stati del Michigan, della California e della Florida.
In questo ultimo territorio, più di 15 vittime hanno dichiarato davanti alle autorità sui maltrattamenti ricevuti, e la procuratrice generale, Pam Bondi, ha affermato di sentirsi soddisfatta con la risposta del pubblico dopo un’investigazione al riguardo.
Da parte sua, la diocesi di San Bernardino, in California, ha deciso di pubblicare una relazione sui sacerdoti accusati di commettere abusi sessuali contro minori di età dal 1978.
Tale elenco comprende 34 religiosi, tra questi 14 morti, la stessa quantità sono stati allontanati dalla sede ecclesiastica, e cinque ritirati dal sacerdozio, hanno precisato le fonti.
La diocesi si è basata per fare questo passo su “accuse considerate credibili” che ha preso dai suoi stessi registri, nei quali esistono multiple testimonianze delle vittime.
Inoltre, a Lansing, in Michigan, è stata revocata l’autorizzazione sacerdotale ad un chierico anziano, Robert Gerl, per denunce di aggressione sessuali, realizzate varie decadi fa.
Il 14 agosto scorso, la Corte Suprema del Pennsylvania ha emesso una relazione che ha identificato ad oltre 300 membri della Chiesa Cattolica di questo stato accusati di commettere abusi sessuali contro minori durante 70 anni.
Detta notizia, di una gran giuria che ha ascoltato le testimonianze delle vittime e si è riunita con loro durante due anni, ha descritto più di mille casi registrati in sei delle otto diocesi del territorio ed ha dimostrato uno sforzo di occultamento sistematico da parte dei leader cattolici.
Josh Shapiro, procuratore generale della Pennsylvania, ha affermato in una conferenza che benché nel documento si facesse riferimento a più di un migliaio di vittime, si crede che ne esistano molte di più.
La Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti ha sollecitato al Vaticano il 16 agosto il permesso per un’investigazione sulle accuse di abusi sessuali commessi dall’ex cardinale statunitense Theodore McCarrick, e la Santa Sede ha dato risposta affermativa.
Secondo la denuncia, il processo contro il religioso, che ha rinunciato a luglio alla sua responsabilità ecclesiastica, dovrà essere appoggiato da investigatori laici.
Qualunque dettaglio che emerga relativo a McCarrick od ai molteplici abusi in Pennsylvania, sappiamo che una delle cause è il fallimento della leadership episcopale, ha segnalato in un comunicato Daniel DiNardo, presidente della riferita conferenza.
Alla fine di agosto, Edward J. Burns, vescovo di Dallas, in Texas, ha chiesto a papa Francesco in una lettera che convochi un sinodo mondiale davanti alle denunce su questo tema.
Per Burns, la crisi che ha provocato questo problema, esistente da molti anni nella Chiesa Cattolica, deve essere risolta con urgenza.
Tutti questi casi si stanno sviluppando a livello locale, nazionale ed internazionale; se vogliamo prendere il toro per le corna una volta per tutte, dobbiamo analizzarlo tutti insieme, ha consigliato il mittente della missiva.
Informazioni giornalistiche hanno segnalato che indire un sinodo è qualcosa di inusuale, e generalmente questo tipo di assemblee si svolge su temi di dottrina e di amministrazione.
Inoltre, hanno aggiunto, che risulta poco frequente che un vescovo faccia una richiesta di questo tipo al Santo Padre.
Burns ha commentato ai reporter che ha deciso di inviare la lettera al Papa dopo essersi riunito con parrocchiani del nord di Texas che, ha aggiunto, espressero sentimenti di frustrazione e di ira insieme alla fedeltà ed alla speranza.
Diony Sanabia, corrispondente negli Stati Uniti di Prensa Latina