Allo stesso tempo, il nostro paese si basa sui suoi diritti garantiti dalle convenzioni internazionali di non permettere che nessuna parte straniera intervenga nei suoi temi interni, ha detto.
Da parte sua, l’inviato speciale di Mosca ha enunciato la soddisfazione per l’atteggiamento di Damasco e la sua apertura a tutto quello che potrebbe contribuire lo sviluppo delle negoziazioni politiche.
Lavrentiev ha sottolineato che questo aiuterebbe a distruggere le scuse di alcuni paesi che esercitano enormi pressioni per ostacolare il risultato degli sviluppi nel processo politico, per poi responsabilizzare Siria ed i suoi alleati.
Durante la riunione, si sono scambiati punti di vista sull’evoluzione della situazione in Siria, specialmente per quanto riguarda il processo politico, sul punto relativo alla formazione di una commissione per dibattere l’attuale costituzione ed il ritorno degli sfollati.
All’incontro hanno assistito il vice ministro di Relazioni Estere della Russia, Serguei Vershinin, il maggiore generale Ali Mamlouk, direttore dell’Ufficio di Sicurezza Nazionale; ed Ayman Sousan, assistente del ministro degli Esteri e degli Espatriati, tra gli altri funzionari.
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