Nei suffragi di domenica l’ex capitano dell’esercito e rappresentante del Partito Sociale Liberale si è imposto col 55,14% dei voti di fronte all’aspirante del Partito dei Lavoratori (PT), Fernando Haddad, che ha raggiunto il 44,87%.
“Questa congiuntura esige una resistenza immediata e l’articolazione di atti politici contro l’offensiva dell’estrema destra”, hanno sentenziato i leader politici Gleisi Hoffman (PT), Guilherme Boulos (Partito Socialismo e Libertà), Luciana Santos (Partito Comunista del Brasile) e Paulo Pimienta, deputato federale per il PT.
Bolsonaro, di 63 anni, è un difensore delle epoche delle dittature ed ha ricevuto molte critiche per le sue dichiarazioni razziste, contro le donne e gli omosessuali.
“Jair Bolsonaro è una minaccia reale per la democrazia e la sovranità nazionale”, hanno affermato i politici di sinistra, citati dal quotidiano Brasile de Fato.
Hanno ricordato che il processo elettorale è stato viziato e segnato dalla frode dal momento in cui è stata rifiutata la candidatura di Luiz Inacio Lula da Silva, condannato senza prove a 12 anni ed un mese di carcere.
Inoltre, hanno denunciato la mancanza di dibattiti tra i candidati e la campagna di menzogne lanciate attraverso internet.
“Dobbiamo costruire un fronte con tutti quelli che sono rimasti dal lato corretto della storia, dalla parte dei diritti sociali e dei valori democratici”, hanno dichiarato i rappresentanti della sinistra brasiliana.
Nei suffragi del 28 ottobre, 47 milioni di brasiliani hanno votato a favore del candidato del PT.
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