In visita a questa capitale, Stewart ha spiegato il suo disaccordo coi tentativi nel Congresso della Repubblica di modificare la JEP per dare un trattamento differenziato ai militari.
“La creazione di una sezione, e di un procedimento separato per le forze militari che li separi dalla cornice esistente della JEP, creerà un maggiore ritardo nella realizzazione della giustizia per casi che richiedono attenzione urgente”, ha commentato il rappresentante del tribunale internazionale.
Ha aggiunto che ciò sarà visto negativamente da parte della Pubblico ministero della CPI (Fatou Bensouda) “per ragioni che devono essere già ampiamente conosciute”.
A giudizio di Stewart, la proposta che due dei tre giudici previsti per ogni sezione possano essere ufficiali militari ritirati mette in dubbio l’indipendenza e l’imparzialità delle sezioni speciali. “Bisogna permettere di lavorare ai magistrati della JEP”, ha sentenziato.
L’intervento del vice procuratore ha avuto luogo dopo che ieri sera il partito di governo Centro Democratico è giunto ad un accordo con partiti dell’opposizione per introdurre 14 nuovi magistrati nella JEP con l’argomento di offrire maggiore sicurezza giuridica ai membri della forza pubblica ed altri agenti dello Stato.
L’accordo, firmato nella Prima Commissione del Senato, per poter diventare effettivo, deve ricevere ancora l’approvazione delle plenarie del Congresso e della Corte Costituzionale.
I partiti Polo Democratico Alternativo e Forza Alternativa Rivoluzionaria del Comune hanno anche espresso il loro rifiuto alla riferita iniziativa legislativa, considerandola una nuova distorsione dell’Accordo di Pace che distrugge l’indipendenza e l’imparzialità della JEP.
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