Il testo smentisce le matrici di opinione che dicevano che non ci sarebbero stati cambiamenti, che tutto era già deciso in anticipo, ha affermato Acosta nel Palazzo delle Convenzioni di questa capitale, durante la presentazione del documento, che rappresenta una riforma totale alla Magna Carta vigente dal 1976.
D’accordo col deputato ed integrante della commissione redattrice della nuova legge delle leggi, dopo la consultazione celebrata dal 13 agosto al 15 novembre, dei 224 articoli del progetto promosso a luglio dall’Assemblea, 134 hanno subito modificazioni.
Stiamo parlando del 60% degli articoli, nessuno può negare che tutto ciò rappresenta la volontà di ascoltare il popolo, ha sottolineato.
Acosta ha affermato che frutto del criterio dei cubani, raccolto in più di 133 mila riunioni, con la partecipazione di quasi nove milioni di persone, solo 87 articoli sono rimasti uguali.
Alla presentazione dettagliata del testo seguirà -sembrerebbe domani – la decisione dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare di appoggiarlo o no.
Se i deputati cubani approvano, come si pensa, il nuovo progetto di Costituzione, il Consiglio di Stato convocherà ad un referendum affinché la cittadinanza si pronunci mediante voto diretto e segreto se si vidima o no la legge delle leggi.
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