“Siria è il cuore dell’arabismo e la Lega Araba senza Siria è un cuore che non palpita”, ha affermato Mekdad, mentre si trovava in un incontro della Società Britannico-Siriana.
Per noi, ha sottolineato, la cosa importante è la posizione del nostro paese nella regione e “la sua partecipazione in tutte le questioni cruciali della Nazione Araba” ed ha reiterato che le decisioni prese contro Siria, specialmente a questo livello, sono dovute ad istruzioni venute dall’estero ed implementate dalle pressioni statunitensi.
Nel suo intervento ha detto che “le sanzioni economiche unilaterali imposte dagli Stati Uniti e dai paesi occidentali ed i loro strumenti nella regione, sono stati la principale ragione della sofferenza del cittadino siriano”.
Ha rivelato che nei prossimi giorni si celebreranno varie conferenze sulla situazione economica in Siria, come quella di Bruxelles, alla quale non è stato invitato il nostro paese per imporre ancora più restrizioni su qualunque assistenza.
“In altre parole”, ha precisato Mekdad, “quello che i paesi occidentali non sono riusciti ad imporre alla Siria nel campo militare, cercheranno di farlo con le vie politiche e con la pressione economica, e questo non succederà mai perché siamo un popolo libero, indipendente e sovrano”.
La nostra nazione non si sottometterà al ricatto e non cambierà rispetto ai suoi problemi interni e le cause giuste che difende.
“Siamo sempre ottimisti. I risultati sono grandi. Rimane solo Idleb e la zona ad est dell’Eufrate. I paesi occidentali e regionali che hanno lanciato la guerra contro Siria non possono scommettere oramai sul risultato di nessuno dei loro sogni e così gli resta solo la possibilità di provocare una scalata nella guerra economica”, ha sentenziato.
Infine, Mekdad ha indicato che “stiamo seguendo tutto quello che concerne il rientro di Siria alla Lega Araba ed il ritorno delle ambasciate a Damasco e lavoriamo per ottenerlo, ma la pressione esercitata a livello regionale ed internazionale ostacola tutto ciò”.
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