In un incontro nel Ministero delle Relazioni Estere con 108 ambasciatori e capi di Missioni Diplomatiche, ha fatto questo appello a nome del governo cubano affinché si agisca in difesa dalla pace, ha scritto nel suo account della rete sociale Twitter.
Rodriguez ha insistito nell’importanza che governi, parlamenti, forze politiche, movimenti popolari, sociali ed indigeni, organizzazioni nazionali ed internazionali ed ONG manifestino pubblicamente la loro posizione contro l’uso della forza militare statunitense.
La convocazione si incornicia in momenti in cui Washington sembra ostinata nel creare condizioni per un intervento in Venezuela, col tema di una supposta crisi umanitaria e la necessità di calmarla come punte di lancia.
Il cancelliere di Cuba ha sottolineato che la difesa della pace non ammette sfumature.
“Uno può essere a favore o contro un intervento militare esterno. È scegliere tra la difesa del diritto alla vita o le perdite umane, la violenza, lo spargimento di sangue”, ha sottolineato.
In questi giorni, migliaia di cubani apportano nei centri di lavoro e studio e nelle comunità la loro firma ed il numero di carta d’identità ad una campagna internazionale che esige agli Stati Uniti: “Mani fuori dal Venezuela”.
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