Vediamo il pericolo della guerra contro Venezuela, e come cristiani e rappresentanti di diversi credi c’uniamo nella lotta per la pace, ha affermato in dichiarazioni a Prensa Latina in una veglia accolta dalla Prima Chiesa Presbiteriana-Riformata de L’Avana, dove hanno partecipato molti degli attori del mosaico religioso dell’isola.
Ortega Dopico ha invitato al discorso per la convivenza pacifica e la non ingerenza, in un contesto marcato dall’aumento delle minacce di intervento militare degli Stati Uniti in Venezuela, utilizzando come pretesto una supposta crisi umanitaria.
D’accordo col membro del Comitato Esecutivo Mondiale dell’Azione Unita delle Chiese, l’attuale amministrazione nella Casa Bianca, diretta da Donald Trump, è responsabile della situazione creata.
Si tratta di un governo che agisce contro i nostri popoli, discrimina, assoggetta e criminalizza gli emigranti, saccheggia economicamente ed impone guerre economiche e mediatiche, ha denunciato.
Però, per fortuna, non tutti negli Stati Uniti la pensano così, molta gente vuole la pace e la invitiamo ad unirsi.
Oltre ai religiosi, altri attori della società cubana, tra loro lavoratori, contadini, studenti, militari e professionisti, hanno fissato negli ultimi giorni una posizione di rifiuto all’ostilità di Washington ed ai suoi piani di imporre in Venezuela un cambiamento di governo.
Ieri, sono arrivate a sette le giornate di raccolta delle firme come parte della campagna mondiale “Mani fuori dal Venezuela”.
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