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Gruppo di Lima ed UE si distanziano dai piani di intervento militare in Venezuela

Caracas, 25 feb (Prensa Latina) I paesi del chiamato Gruppo di Lima e l'Unione Europea (UE) hanno respinto oggi i piani degli Stati Uniti su un eventuale intervento militare in Venezuela, benché mantenessero il loro atteggiamento interventista contro il governo di Nicolas Maduro. 

 
“Si è stabilita una posizione dell’UE in questo contesto, molto chiara: bisogna evitare l’intervento militare”, ha detto la portavoce comunitaria per gli Affari Esteri e Politica di Sicurezza, Maja Kocijancic. 
 
La portavoce ha insistito nella sua retorica sulla necessità di celebrare “elezioni presidenziali libere, trasparenti e credibili”, fatto che significa che si continuano ad ignorare le elezioni che hanno dato la vittoria a Maduro con più del 67% dei voti. 
 
Kocijancic ha offerto una conferenza stampa, in occasione di celebrarsi a Bogotà una riunione dei cancellieri del Gruppo di Lima, alla quale hanno assistito il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence; il capo di Stato della Colombia, Ivan Duque, e l’auto-nominato presidente incaricato del Venezuela, Juan Guaidó. 
 
Nell’incontro Pence ha reiterato il suo appoggio a Guaidó, reclamò ai paesi della regione ancora più pressioni contro Venezuela ed ha insistito nelle sue minacce belliche contro questo paese. 
 
“Come ha detto il presidente Trump: tutte le opzioni sono sul tavolo”, ha detto Pence, in un’allusione alla possibilità di un intervento militare. 
 
Tuttavia, nell’apertura dell’appuntamento, il vice cancelliere peruviano, Hugo de Zela, ha detto che il Gruppo di Lima non è d’accordo con questa posizione. 
 
“Credo che sia giusto dire, con assoluta chiarezza, che l’uso della forza in qualunque delle sue forme è inaccettabile; l’uso della forza non è una soluzione per quello che succede in Venezuela”, ha dichiarato. 
 
Nonostante, il vice cancelliere ha reiterato la sua azione interventista nei temi interni venezuelani e nel rifiuto del suo presidente legittimo, Nicolas Maduro. 
 
Il Gruppo di Lima è integrato da Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Honduras, Messico, Panama, Paraguay e Perù. 
 
Il presidente del Costa Rica, Carlos Alvarado, ha detto oggi che il suo paese non può né deve appoggiare un intervento militare in Venezuela, mentre chiedeva un cammino istituzionale e pacifico per risolvere la situazione nella nazione sud-americana. 
 
“Costa Rica non può, l’abbiamo già detto, Costa Rica non può e non deve appoggiare nessun tipo di intervento di ordine militare”, ha sentenziato Alvarado. 
 
Da parte sua, il capo di Stato del Guatemala, Jimmy Morales, ha affermato che il suo paese respinge questa opzione come uscita dalla crisi. 
 
A Bogotà, il vicepresidente del Brasile, Hamilton Mourao, ha detto che non considera nessuna ipotesi nella quale il suo territorio si usi per un eventuale intervento militare in Venezuela. “Per noi l’opzione militare non è mai stata un’opzione. Brasile patrocina sempre per le soluzioni pacifiche di qualsiasi problema che succeda nei paesi vicini. Patrociniamo per il non intervento”, ha detto Mourao ai giornalisti in occasione della riunione del Gruppo di Lima. 
 
Ig/car  
 

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