In una commissione nel Campidoglio Nazionale, sede del Parlamento, trasmessa attraverso videoconferenza per le assemblee provinciali, è stato precisato che con questa riunione inizia un processo di consultazione che si porterà a dibattito nelle differenti province del paese, che inizierà il prossimo 27 marzo per il territorio orientale di Santiago de Cuba, dove parteciperanno diversi settori della società cubana.
Entrambi i progetti di leggi si pubblicheranno nel sito web dell’ANPP con l’obiettivo di generare conoscenze e raccogliere opinioni dalla popolazione.
Il presidente della Commissione dei Temi Giuridici e Costituzionali dell’ANPP, Josè Luis Toledo, che ha presentato il progetto della legge dei simboli patri, ha affermato che l’obiettivo è dare soluzione ai problemi esistenti nella società cubana su questo tema, mentre si unificano in un solo corpo legale le normative che riguardano i simboli nazionali.
Il deputato ha spiegato che questo progetto definisce che la Bandiera della Stella Solitaria, lo Scudo della Palma Reale e l’Inno di Bayamo saranno i simboli patri che rappresenteranno Cuba tanto dentro come fuori dal paese.
D’accordo con Toledo, il progetto si struttura in cinque titoli che si suddividono contemporaneamente in capitoli, formati in maniera generale da 76 articoli, oltre a disposizioni speciali transitorie e finali dove rimangono espressi i dettagli di questi simboli.
Puntualizzando quanto esposto nell’articolo 75 ha sottolineato che i simboli nazionali quando si usino in capi d’abbigliamento devono essere sul davanti e non possono fare parte dei pantaloni, gonne, fazzoletti, biancheria intima o da bagno.
Da parte sua, il deputato Eusebio Leal ha definito molto importante il disegno di legge sui simboli patri, perché rappresenta quello che c’è di più puro in una collettività umana e sarà il lascito per il comportamento civico dei cubani.
Il Ministero dell’Industria Alimentare (MINAL) ha presentato il disegno di legge sulla pesca nel quale si stabiliscono, tra gli altri, i principi che dirigono l’ordinamento delle risorse della pesca come l’implementazione di principi scientifici – tecnologici e la protezione di ecosistemi marini, fluviali e lacustri.
D’accordo col disegno di legge, si stabilisce come limite per ottenere licenze gli antecedenti di violazioni del regime di pesca, si riconoscono le forme non statali come individui di applicazione e si separano i concetti di pesca sportiva e ricreativa.
Secondo quanto esposto nella riunione, anche questo disegno di legge stabilisce i sistemi di vigilanza epizootica ed altre azioni veterinarie orientate alla protezione sanitaria delle specie acquatiche.
Hanno informato inoltre che corrisponde al MINAL l’ordine e la direzione delle risorse nelle zone stabilite per la pesca, dove si decidono limiti e proibizioni per proteggere gli interessi statali relazionati con la difesa del paese o dell’ecosistema.
La vicepresidentessa del Parlamento cubano, Ana Maria Mari Machado, ha puntualizzato che rispetto a questo progetto, è la prima volta che una commissione dell’ANPP esercita iniziativa legislativa.
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