“Il Fronte Ampio è in lutto per l’assassinio del nostro compagno e leader indigeno Sergio Rojas, del territorio di Salitre”, uno dei quattro dove abitano i bribris in questo paese, indica un comunicato di stampa del maggiore gruppo politico di sinistra del Costa Rica, sull’assassinio ieri sera del dirigente aborigeno nella sua casa.
Davanti all’irreparabile perdita del compagno Sergio Rojas che aveva sofferto già persecuzione politica dello Stato mediante una falsa accusa di malversazione di fondi per la quale ha dovuto trascorrere più di sei mesi nel carcere senza prove sufficienti, alziamo la nostra voce ed esigiamo che questo crimine politico non rimanga impune, ha esatto il FA.
Questo partito costaricano afferma che “responsabilizziamo per la crescente violenza dei sikuas (meticci, ladini e bianchi che hanno usurpato le terre indigene) questo governo e gli anteriori che non hanno fatto nulla di reale per proteggere i popoli originari come sarebbe il loro obbligo di legge”.
Inoltre, il FA denuncia che il governo è stato complice per il suo permissivismo davanti agli attacchi anteriori al popolo di Salitre ed ad altri gruppi indigeni, per non prendere misure decisive contro l’usurpazione di terre originarie, né intervenire contro la violenza che sistematicamente hanno sofferto i popoli indigeni per tentare di recuperare quello che è sempre stato loro.
Inoltre, prosegue, per non compiere le misure cautelari raccomandate dalla Corte Interamericana dei diritti umani per la protezione dei popoli originari ubicati in Salitre e Terraba.
“Ci sembra grave la situazione che si è generata in questa scalata della violenza razzista e strutturale, esercitata da attori di potere politico ed economico della zona, come l’apparente appoggio di aziende multinazionali, che vedono nei diritti ancestrali dei popoli indigeni un ostacolo per lo sviluppo dei loro progetti estrattivi”, assicura.
Il FA esprime che “si preoccupa oltremodo che Costa Rica stia sprofondando nella lista dei paesi nei quali i conflitti sociali culminino con gli assassinati dei leader popolari, con la complicità governativa. Questo non si può permettere”.
Il gruppo politico del Costa Rica aggrega che Rojas non ha mai ceduto nella sua lotta e nella sua dignità e questo gli è costato la vita. “A partire da oggi rinascerà in ogni seme che cresca nei territori che tanto ha amato”, ha concluso.
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