Bogotà, 2 apr (Prensa Latina) Il Consiglio Regionale Indigeno del Cauca (CRIC) della Colombia ha denunciato oggi l’assassinato di un partecipante nella Minga contro il Governo Nazionale dovuto agli spari della polizia locale contro una comunità di nativi.
La Minga è in realtà una riunione o mobilitazione con azioni per il rispetto e compimento di impegni contratti dallo Stato e dentro le culture ancestrali costituisce anche uno scambio di conoscimento e dei sentimenti dei popoli originari.
Secondo il CRIC, la forza pubblica ha utilizzato armi da fuoco contro i manifestanti, causando la morte per impatto nel torace di Deiner Seferino Yunda e ferite ad altri rappresentanti dei popoli originari della Colombia.
L’organizzazione leader degli indigeni nel dipartimento del Cauca ha segnalato che l’azione repressiva colpisce il tavolo di dialogo col Governo, rappresentato in quell’istanza dall’Alto Delegato della Pace, Miguel Ceballos, ed i portavoci della Minga hanno chiesto che si incorpori il presidente del paese, Ivan Duque.
I fatti avrebbero avuto luogo nella località El Cairo, municipio Cajibio, dipartimento del Cauca, situato nel sudovest della Colombia ed epicentro delle proteste che sono state organizzate dai nativi dal passato 10 marzo in difesa dei diritti ancestrali.
La CRIC ha precisato che da ieri droni ed aerei militari hanno sorvolato le comunità indigene della zona e che all’alba ci sono state delle esplosioni, seguite dagli attacchi della forza pubblica contro i manifestanti con l’impiego di gas lacrimogeni.
È stato anche reso noto la sospensione del servizio elettrico nella regione e la presenza di civili armati insieme ai membri della polizia locale.
Nella Minga Nazionale partecipano circa 25 mila indigeni, contadini ed afro-colombiani di una ventina di dipartimenti del paese sud-americano, che reclamano l’implementazione dell’Accordo di Pace ed il compimento di 1300 accordi pattuiti con lo Stato negli ultimi anni.
Ig/tpa
venerdì 26 Luglio 2024
