“Le minacce, sanzioni, misure, falsità e menzogne formulate dal governo degli Stati Uniti contro #Cuba non hanno trovato appoggio in settori politici, accademici, culturali, imprenditoriali e religiosi dentro e fuori dal territorio statunitense. #NoALaLeyHelmsBurton”, ha scritto il mandatario cubano nella rete sociale Twitter.
In precedenza, nella riferita piattaforma digitale, il cancelliere della nazione caraibica, Bruno Rodriguez, ha ringraziato per l’ampio rifiuto alla Legge Helms-Burton (vigente dal 1996) di governi ed aziende internazionali.
Nel suo account ufficiale di Twitter ha denunciato che il documento è “un’aberrazione giuridica ed una flagrante violazione del Diritto Internazionale”.
Rodriguez ha enfatizzato che con l’attivazione del Titolo III, questa politica segna il suo carattere extraterritoriale trasgredendo le regole del commercio estero e privare l’isola di investimenti stranieri, minacciando i soci attuali e potenziali.
L’attivazione il passato 2 maggio dei Titoli III ed IV della Legge Helms-Burton incrudisce il bloqueo economico, commerciale e finanziario che mantiene Washington da quasi sei decadi contro la maggiore delle Antille.
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