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Poeti di 25 paesi ripudiano la politica degli Stati Uniti verso Cuba

L'Avana, 29 mag (Prensa Latina) Con la firma di una dichiarazione più di 90 poeti di 25 paesi hanno manifestato il loro ripudio alla politica interventista che mette oggi in pratica il governo degli Stati Uniti contro la nazione cubana.

 
A proposito della Biennale di Poesia de L’Avana che si concluderà il 1º giugno 2019, i presenti hanno unito le loro voci “contro la guerra, la violenza, le aggressioni e le minacce imperiali” . 
 
Come riferisce il quotidiano digitale Granma, i poeti hanno assicurato che “la poesia vincerà sotto qualunque circostanza e continuerà cantando al dolore, all’incertezza (…) all’amore ed alla sua possibilità infinita”. 
 
“Poche volte come oggi America Latina ed i Caraibi sono stati colpiti dal pericolo di una conflagrazione come quella che prepara il Governo degli Stati Uniti col silenzio e la complicità di alcuni paesi”, ha affermato il documento. 
 
“Non regneranno la prepotenza, la crudeltà ed il crimine. Basta già di blocchi, minacce e bugie. Che il nostro sia il regno della pace e dell’uguaglianza, l’universo della Poesia”, conclude il testo. 
 
Inoltre, l’appuntamento è lo scenario per omaggiare la Città Meraviglia, prossima a compiere 500 anni e motivo di ispirazione dell’incontro, che conta con la partecipazione di importanti poeti locali e di 25 paesi distribuiti in tutto il mondo. 
 
L’incontro si è svolto nella Biblioteca Nazionale Josè Martì, luogo dove 60 anni fa il Comandante in Capo Fidel Castro ha pronunciato il discorso “Parole agli intellettuali”, esattamente il 30 giugno 1961, alla chiusura dell’Incontro con gli intellettuali cubani. 
 
Ig/yrv 
 

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