“È eccessivamente grave non solo per l’insulto al decoro etico e morale di tutti i cittadini e delle autorità pubbliche, ma anche per le sue implicazioni legali”, indica in una nota pubblica la Procura Federale dei Diritti del Cittadino, appartenente al Pubblico Ministero.
Bolsonaro ha lanciato la polemica quando lunedì ha dichiarato ai giornalisti che avrebbe raccontato a Felipe Santa Cruz, presidente dell’Ordine degli Avvocati del Brasile (OAB), come è morto suo padre durante la dittatura militare (1964-1985).
Firmata dalla procuratrice federale per i Diritti dei Cittadini, Deborah Duprat, e l’assistente Marlon Weichert, la nota segnala che “situazioni mai chiarite causano tanta sofferenza come la scomparsa di un famigliare”.
In Brasile, più di 80 mila famiglie affrontano la situazione della scomparsa ogni anno per ragioni differenti: sparizioni sociali, soprattutto violente.
“Tutti soffrono, quasi sempre in silenzio, questo dolore perenne, che non cessa fino a quando non si scopre il luogo del corpo del famigliare. Il rispetto per questo dolore è un segno di umanità e dignità, riconosciuto in civiltà diverse ed in tutte le religioni”, ha concluso il testo della Procura.
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