Hanno deciso di mantenere negoziazioni bilaterali dopo una visita al salone aerospaziale MAKS alla periferia di questa capitale, ha aggiunto.
Secondo Peskov, Putin capisce le preoccupazioni di Ankara sulla circostanza degli estremisti nel nord di Siria e precisamente si riuniranno per dibattere questa situazione complicata.
Il portavoce ha fatto l’annuncio dopo commentare le parole di Erdogan che ha detto che la campagna siriana ad Idleb causa una crisi umanitaria ed una minaccia per la sicurezza nazionale della Turchia, nonostante l’Esercito Arabo Siriano difenda un diritto sovrano contro il terrorismo e di fronte ad una guerra imposta dalla fine del 2011.
Il Ministero siriano degli Esteri e degli Emigranti ha denunciato lunedì scorso che Turchia appoggia i gruppi terroristici ad Idleb e somministra loro armamenti di ogni tipo.
Erdogan ha detto oggi che le sue truppe terrestri entreranno molto presto nella chiamata zona sicura nel nord di Siria, come parte di un accordo con gli Stati Uniti, qualificato da Damasco come un attacco flagrante alla sovranità ed all’integrità territoriale del suo paese ed una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite.
D’altra parte, il ministro russo degli Affari Esteri, Serguei Lavrov, ha dichiarato la settimana scorsa che la sua nazione, oltre a seguire molto da vicino la situazione ad Idleb, ha posizionato militari in questa zona per mettere fine alle violazioni costanti della sospensione al fuoco da parte dei terroristi.
Il governo del presidente Bashar Al Assad guadagna terreno di fronte ai gruppi estremisti ed il suo esercito controlla più del 90% della nazione, secondo relazioni ufficiali.
Ig/lla