venerdì 26 Luglio 2024
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Cuba respinge in maniera energica l’attivazione del TIAR

L'Avana, 13 set (Prensa Latina) Cuba denuncia la vergognosa decisione di attivare il Trattato Interamericano di Assistenza Reciproca (TIAR), un accordo che contempla l'utilizzo della forza militare, ha affermato oggi il Ministero di Relazioni Estere (Minrex). 

 
Il Minrex “respinge energicamente la sua invocazione col pretesto di qualificare Venezuela come una minaccia alla pace ed alla sicurezza nell’emisfero, quando in realtà sono l’interventista Dottrina Monroe applicata dagli Stati Uniti, l’ostilità verso la nazione bolivariana e l’utilizzo per questi fini di questo trattato, che mettono in pericolo la pace e la sicurezza regionali”. 
 
Nuovamente, la screditata Organizzazione degli Stati Americani (OSA) è stata il veicolo per questa ignominia, dove un gruppo di governi responsabili si è opposto a questa decisione, riferisce il comunicato della Cancelleria. 
 
Il testo riferisce che, invocando il TIAR, che gli Stati Uniti hanno utilizzato per giustificare gli interventi ed aggressioni militari nella regione e causare tanto dolore e morte ai latinoamericani e caraibici, è un deliberato tentativo per provocare una situazione che potrebbe scatenare l’uso della forza per abbattere il governo legittimo del presidente Nicolas Maduro. 
 
Questa posizione starebbe in opposizione aperta ai principi del Diritto Internazionale ed al Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace, indica il documento. 
 
Respingendo questa decisione, il Minrex fa un appello ai governi ed ai popoli del mondo ad opporsi a questa misura che pretende giustificare, mediante un’artificiale difesa legale, l’intervento nei temi interni del Venezuela, fatto che è inaccettabile. 
 
Gli stati parte del TIAR nel Consiglio Permanente dell’OSA hanno approvato questo mercoledì di costituire l’organo di consultazione e convocare nella seconda metà di settembre una riunione di cancellieri per abbordare quella che hanno denominato la crisi nel paese sud-americano. 
 
Il 14 maggio 2013, il governo venezuelano ha denunciato questo strumento ed insieme ad altri paesi della regione si è allontanato dallo stesso, e per questo Caracas ignora qualunque obbligo derivato da questo accordo. 
 
Ig/clp

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