venerdì 26 Luglio 2024
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Universitari cubani ricordano gli otto studenti di medicina

L'Avana, 27 nov (Prensa Latina) Migliaia di universitari cubani hanno reso oggi tributo nel Memoriale Mausoleo de La Punta agli otto studenti di Medicina, dopo 148 anni dalla loro fucilazione da parte del colonialismo spagnolo. 

 
I giovani sono scesi dalla scalinata dell’Università de L’Avana ed hanno concluso la marcia nel memoriale, per rendere omaggio a quegli innocenti, cantando davanti alla tomba indimenticabile, come ha detto Martì, L’Inno della Vita. 
 
In dichiarazioni a Prensa Latina, la presidentessa della Federazione degli Studenti Universitari, Monica Mestre, ha risaltato che gli studenti cubani hanno marciato in dimostrazione della loro lotta per le cause giuste e contro qualunque atto criminale. 
 
“La gioventù cubana sfila come dimostrazione imperitura che non dimenticherà mai le sue radici, la sua storia e con l’impegno irrevocabile per preservare il suo stato socialista”, ha detto. 
 
Da parte sua, l’alunna di quarto anno di Stomatologia delle Scienze Mediche, Adriana Arias, ha ricordato l’ingiusta morte degli otto studenti di medicina, falciati dall’odio, e con i loro progetti rotti, proprio mentre iniziavano i loro sogni nelle aule universitarie. 
 
Arias ha risaltato che i giovani si fidano della Cuba che hanno, che difendono davanti alle minacce interventiste, perché sono eredi di coloro che hanno marcato la rotta dell’opera della Rivoluzione con la loro vita. 
 
L’occasione è stata propizia per denunciare un’altra volta l’orrendo fatto successo più di un secolo fa e risaltare che questo oscuro avvenimento è stato un monito esemplare che Spagna ha voluto dare, davanti alla crescita insurrezionale, per diffondere il terrore nella società. 
 
Ig/rra 
 

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