martedì 12 Novembre 2024
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MAS presenta progetto di legge per proteggere i minacciati dai golpisti in Bolivia

La Paz, 4 dic (Prensa Latina) Il gruppo del Movimento al Socialismo (MAS) ha confermato oggi che spinge una legge di garanzie costituzionali che preservi le autorità elette ed i dirigenti sociali, nel bel mezzo di un'ondata repressiva scoppiata in Bolivia. 

 
“È una legge che garantisce le libertà stabilite nella Costituzione, come il diritto alla libera espressione, la presunzione di innocenza ed il giusto processo”, ha spiegato il deputato Franklin Flores, del MAS, gruppo maggioritario nel potere legislativo. 
 
La proposta è stata presentata in mezzo ad una campagna mediatica e politica che cerca di criminalizzare il MAS ed i suoi dirigenti, all’estremo di accusare di terrorismo l’ex presidente Evo Morales, il vicepresidente Alvaro Garcia Linera ed altri ex funzionari dello stato e dirigenti. 
 
La campagna coincide con altre azioni ed accuse contro dirigenti del MAS; politici e mezzi di comunicazione di linea affine al regime prodotto del golpe di stato, che il 10 novembre hanno obbligato a rinunciare a Morales, sostengono che la legge cerca l’impunità del leader indigeno e dei partecipanti nelle proteste contro il golpe. 
 
“Questa è una legge di amnistia per Evo Morales, l’ex ministro Juan Ramon Quintana, dirigenti ed ex autorità del MAS”, ha sostenuto il parlamentare Gonzalo Barrientos, della minoranza conservatrice legislativa che asseconda il governo dell’autoproclamata presidentessa Jeanine Añez. 
 
Barrientos ha imputato agli ex governanti e leader sociali “i delitti di terrorismo, di sedizione, di organizzazione criminale e di lesa umanità”, mentre ha sottovalutato i massacri commessi per ordine governativo nella repressione delle proteste anti-golpiste. 
 
Flores, a sua volta, ha negato che si tratti di una legge di amnistia, perché non fa riferimento a determinati beneficiari, bensì è una norma che garantisce la protezione dei diritti e libertà costituzionali. 
 
Ig/mrs 

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