venerdì 26 Luglio 2024
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Governo golpista in Bolivia viola i diritti dei rifugiati

La Paz, 13 dic (Prensa Latina) Il governo de facto della Bolivia, diretto dalla presidentessa immaginaria Jeanine Añez, viola oggi gli accordi internazionali non concedendo salvacondotti a persone ospitate nell'ambasciata del Messico, dopo il golpe di Stato. 

 
D’accordo con un articolo denominato “Rifugiati per Messico, sono ostaggi del governo de facto boliviano”, firmato da Ernesto Reyes, da un mese e tre giorni, un gruppo di ex funzionari del governo del presidente Evo Morales si trovano rifugiati nell’ambasciata di questo paese nell’attesa del salvacondotto. 
 
Ha segnalato che il gruppo di persone nella missione diplomatica messicana, otto uomini ed una donna, si trovano nella lista dei perseguitati politici divulgata dal ministro di governo, Arturo Murillo. 
 
Murillo ha annunciato che “avrebbe cacciato” gli ex ministri della Presidenza e del Governo, Juan Ramon Quintana e Hugo Moldiz, rispettivamente, e Raul Garcia Linera, fratello del vicepresidente Alvaro Garcia Linera, che ha accusato di promuovere ed organizzare azioni di sedizione e terrorismo contro il governo de facto. 
 
Ernesto Reyes ha enfatizzato nel suo articolo che gli ex funzionari, sei ex ministri, un ex governatore, un ex viceministro ed un ex direttore di un’azienda statale, sono entrati nell’ambasciata del Messico tra il 10 e l’11 novembre. 
 
Ottennero la loro qualità di rifugiati il 15 di questo stesso mese, dopo l’accettazione del governo del presidente, Andres Manuel Lopez Obrador che aveva concesso previamente già la stessa condizione ad Evo Morales, ha aggiunto. 
 
“Tuttavia, nonostante lo status riconosciuto agli ex funzionari, la cancelliere, Karen Longaric, non ha ancora emesso i salvacondotti, con l’argomento che contro vari di loro sono stati emessi ordini di cattura per la commissione dei delitti vincolati alla presunta “frode elettorale” e “terrorismo e finanziamento al terrorismo”, accuse che non sono state provate. 
 
Ha sottolineato che il rifiuto del governo de facto di consegnare salvacondotti ai nove rifugiati è illegale rispetto al diritto internazionale pubblico ed in maniera particolare della Convenzione di Ginevra. 
 
La Convenzione sostiene che l’apertura di una causa giudiziale posteriore al giorno in cui si è concessa la qualità di rifugiato ad una persona non causa effetto e non dovrebbe ostacolare che gli sia dato il salvacondotto. 
 
Nella sede diplomatica, si trovano anche gli ex ministri della Difesa, Giustizia e Settore minerario, Javier Zavaleta, Hector Arce e Cesar Navarro, rispettivamente; l’ex governatore di Oruro, Victor Hugo Vasquez, e l’ex direttore del Governo Elettronico, Nicolas Laguna, ha puntualizzato. 
 
Delle persone che si trovavano nell’ambasciata del Messico, solo tre -un ex ministro di Economia, che deve sottomettersi ad un controllo medico delicato ed un’attivista dei diritti umani e sua figlia minore -, hanno ottenuto il salvacondotto la settimana scorsa, ha precisato. 
 
 
Ig/otf 

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