In un messaggio pubblicato nelle reti sociali, il leader indigeno, vittima d’un golpe di Stato il passato 10 novembre, ha osservato che “si dispiaceva che Quiroga, ex vicepresidente del dittatore Hugo Banzer e portavoce degli Stati Uniti insulti Lopez Obrador”.
In questi giorni, il politico boliviano ha qualificato il capo di Stato messicano, tra le altre cose, come “codardo e servile”.
“I golpisti dimostrano il loro carattere violento non solo oramai verso i boliviani bensì contro i fratelli latinoamericani”, ha segnalato Morales, che oggi si trova a Buenos Aires come rifugiato, insieme ad altri ex membri del suo Gabinetto.
Da quando è arrivato a questa capitale lo scorso 14 dicembre, Evo non si è fermato un secondo ed ha affermato che a dispetto di quello vissuto nell’ultimo mese, continua forte ed a lottare per ritornare al suo paese, affinché ritorni a regnare la pace e la democrazia.
Ig/may