In una comparizione nel programma televisivo Mesa Redonda, l’anche professore universitario ha ricordato che la nazione caraibica ha inviato personale di salute perfino in due nazioni europee; Andorra ed Italia, questa ultima particolarmente colpita dal nuovo coronavirus SARS-CoV-2, causante del COVID-19.
I paesi europei sono stati colpiti, con l’arrivo della pandemia, dal cambiamento delle politiche neoliberali contro i loro sistemi sanitari dopo la crisi del 2008, ha sottolineato al riguardo Ramonet.
Durante la crisi, la risposta dell’Unione Europea è stata imporre “una cura di austerità”, fatto che si è tradotto nella riduzione dei servizi pubblici, in questione contro programmi di salute, ha enfatizzato il giornalista.
Cuba, in contrasto, possiede un tasso di nove medici per ogni mille abitanti, secondo i dati pubblicati dal Ministero di Salute Pubblica.
La nazione conta con più di 95 mila medici e 84 mila infermieri; in cifre totali questo rappresenta la disponibilità sufficiente per, inoltre, aiutare a chi abbia bisogno, ha detto recentemente il ministro cubano della Salute, José Angel Portal, in una conferenza stampa.
In mezzo alla pandemia del COVID-19, più di 500 medici e personale di salute cubano sono andati in paesi di diverse latitudini in risposta al sollecito dei loro governi.
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