In un comunicato, l’organizzazione solidale segnala che davanti alla pandemia attuale, la solidarietà di Cuba è conosciuta ed apprezzata da varie parti del mondo attraverso la collaborazione delle sue brigate mediche che, “per la loro preparazione, competenza e specializzazione sono accorse in aiuto di molti paesi, tra questi l’Italia”.
Il loro ruolo, afferma la dichiarazione, è stato decisivo nella lotta contro il virus dell’Ebola in Africa occidentale, durante il terremoto in Pakistan ed in Guatemala per l’uragano Mitch, contro il colera in Haiti ed in molti altri luoghi colpiti da disastri naturali.
Dopo aver ricordato il riconoscimento dell’Organizzazione Mondiale della Salute per “il lavoro solidale ed umanista delle brigate mediche”, l’Anaic sottolinea la partecipazione dei medici nella lotta contro la COVID-19 in tutto il mondo.
Per tali ragioni “e per l’universalità dei valori che appoggiano la candidatura per il Premio Nobel della Pace”, il gruppo invita le associazioni di solidarietà con Cuba, le organizzazioni sociali, culturali e politiche e la cittadinanza a sommarsi agli appelli a favore della candidatura.
Suggerisce anche ai promotori delle campagne già attive con quell’obiettivo, la formazione di un Comitato Internazionale per “ottenere il maggiore numero possibile di adesioni per questo grande ed importante obbiettivo”.
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