Borrell ha segnalato che il bloqueo colpisce negativamente le condizioni di vita della popolazione della maggiore delle Antille, in risposta ad una domanda che hanno fatto vari parlamentari all’anche vicepresidente della Commissione Europea alla fine di maggio, a causa della recrudescenza dell’ostilità di Washington.
Allora, integranti del Gruppo di Amicizia e Solidarietà con Cuba nell’Eurocamera gli hanno chiesto di pronunciarsi sulla decisione degli Stati Uniti di includere l’isola nella lista unilaterale di paesi che non cooperano con i loro sforzi antiterroristi, annuncio di nuove sanzioni in mezzo alla lotta globale contro la COVID-19 ed all’appello di non ostacolarla.
D’accordo con Borrell, le misure imposte a terze nazioni “non dovrebbero ostacolare la consegna delle materie prime, macchinari e somministrazioni necessarie per lottare contro il coronavirus e limitare la sua propagazione mondiale”.
L’UE ha reiterato questo aspetto in varie occasioni nel suo dialogo con gli Stati Uniti, fatto che è ritornato presente nelle recenti consultazioni politiche tra le parti su America Latina ed i Caraibi, ha sottolineato nella sua risposta del 14 agosto.
Rispetto all’inclusione di Cuba nella lista dei paesi che si suppone che non collaborano nel combattimento al terrorismo, l’alto rappresentante ha ricordato l’argomento statunitense che a L’Avana ci sono integranti della guerriglia colombiana dell’ELN.
“L’UE segnala che, sebbene l’ELN sia considerata un’organizzazione terrorista, i suoi membri si trovavano a Cuba per le negoziazioni di pace col governo colombiano ora interrotte, ed hanno viaggiato sull’isola per richiesta della Colombia”, ha affermato Borrell.
Secondo il funzionario, il blocco di 27 paesi analizza le ripercussioni della decisione in questo processo di pace, che conta con appoggio europeo.
Waldo Mendiluza, corrispondente in Francia di Prensa Latina