Sviluppato da questa istituzione in collaborazione con la società indiana Biocon, questo studio consoliderà le prove scientifiche che supportano l’effettiva inclusione del farmaco nel protocollo cubano per la cura della malattia, avverte il CIM nel Twitter.
Vincitore di uno dei Premi Nazionali dell’Accademia delle Scienze Cubana nel 2014, nella categoria Scienze Biomediche, il prodotto ha un effetto antinfiammatorio ed immunomodulatore.
Recentemente, i ricercatori cubani hanno anche condiviso sui social network un articolo pubblicato sulla rivista Gerontology sull’esperienza nell’isola dell’uso di Itolizumab in pazienti anziani con la COVID-19.
Secondo il testo, lo studio ha combinato l’uso tempestivo di questo anticorpo monoclonale con altre terapie antivirali ed anticoagulanti per ridurre il peggioramento della malattia e della mortalità.
“L’anticorpo umanizzato Itolizumab emerge come alternativa terapeutica per i pazienti con la COVID-19 e suggerisce il suo possibile utilizzo in altri con sindrome da rilascio di citochine dovuta ad altre patologie”, indica l’articolo scientifico.
Secondo gli specialisti, questo trattamento è significativamente associato ad una diminuzione del rischio di ricovero in unità di terapia intensiva ed una riduzione di 10 volte del rischio di morte.
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