La sfera, una delle prime a chiudere i battenti e una delle ultime ad aprirsi, ha rinvigorito il ruolo della creazione nella vita quotidiana, con iniziative come “Es Cultura Local”, programma volto a generare nuova occupazione e rafforzare i processi produttivi.
L’azione favorirà 173 micro-imprese e 93 gruppi coinvolti in 65 attività economiche e culturali e con un impatto positivo su più di 1.500 famiglie e quasi 5.000 persone.
Il Ministero della Cultura, Ricreazione e Sport fornisce benefici economici periodici, conferiti a 357 artisti e manager culturali, principalmente anziani, e gestisce un processo per riconoscere 12 distretti creativi, spazi che promuovono lo sviluppo e la riattivazione delle aree di Bogotà.
Un’altra scommessa è la costruzione di diverse opere infrastrutturali come il Centro Felicidad Chapinero, El Teatro El Ensueño, el Escenario Móvil e el Triángulo de Fenicia.
Secondo i dati della Cuenta Satélite de Cultura y Economía Creativa de Bogotá, le più colpite dalla pandemia sono le arti visive, le arti dello spettacolo e gli spettacoli, l’editoria, la fonografia e le attività manifatturiere dell’economia creativa come l’artigianato.
Ig/dgh