Come annunciato dalla Academy of Motion Picture Arts and Sciences (A.M.P.A.S.), il film è uno dei 93 candidati, anche se i 15 candidati ufficiali saranno presentati in un incontro previsto per il 9 febbraio.
Le cifre indicano lo stesso numero di nomination del 2020, quando contro ogni previsione il dramma sudcoreano Parasite, del regista Bong Joon-ho, ha vinto la statuetta in questa sezione.
Le nomination ufficiali saranno conosciute il 15 marzo e, per la prima volta, l’entità ammetterà i film senza l’obbligo di essere stati presentati sul grande schermo, il che offre opportunità di partecipazione ai materiali delle piattaforme digitali di Netflix, di HBO e di Disney Plus.
Nel 2020 il film cubano-canadese “Un traductor”, diretto dai fratelli Sebastián e Rodrigo Barriuso, è stato uno dei candidati e nel 2019 la lotta è stata guidata dal lungometraggio cubano Sergio & Serguei, di Ernesto Daranas.
Cuba non è stata nominata negli eccellenti premi cinematografici statunitensi dal 1995, quando il classico Fresa y Chocolate, dei registi Tomás Gutiérrez Alea e Juan Carlos Tabío, è riuscito a posizionarsi.
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