La dottoressa Ofelia Pérez, direttrice di tale entità, ha riferito che le Università della Costa e Sergio Arboleda, in Colombia, le università del Ceará, in Brasile, e delle Isole Baleari, della Spagna prendono parte a questi sforzi congiunti.
Dal 2016, 17 coautori e 32 collaboratori nazionali e stranieri, diretti da lei e dalla dott.ssa Selene Milanés, sono stati coinvolti in queste indagini scientifiche, con un’apprezzabile partecipazione di specialisti di dipartimenti e facoltà dell’Università d’Oriente, ha indicato l’esperta.
Ha anche alluso ai contributi del Centro Orientale per gli Ecosistemi e la Biodiversità, l’Istituto di Meteorologia di questa provincia e il Centro Nazionale per la Ricerca Sismologica.
Pérez ha posto come obiettivo centrale di questi studi il contributo teorico e metodologico per la risoluzione dei problemi nella gestione del rischio costiero, aggravato dagli impatti dei cambiamenti climatici sugli stati costieri insulari e continentali.
In queste ricerche, ha indicato la prospettiva integrata e interdisciplinare di governabilità e governance, concetti moderni che si riferiscono a decisioni e interventi delle istituzioni statali e alla partecipazione di attori sociali della comunità con un impatto su queste realtà.
La direttrice di Cemzoc ha considerato i contributi per modificare l’attuale modello di gestione del rischio in queste fasce costiere, esposte ai cambiamenti climatici, e l’imperativo del coordinamento di fronte a scenari altamente complessi come gli insediamenti umani in riva al mare.
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