Data la vasta esperienza accumulata dall’isola di fronte a fenomeni meteorologici di questa portata e potenti uragani, le autorità politiche e governative e le forze della Protezione Civile hanno attivato i Consigli di Difesa nelle province più colpite, che hanno permesso loro di passare alla fase di ripresa in breve tempo, dopo il cessare delle precipitazioni.
A seguito delle intense piogge degli ultimi giorni, sei persone sono morte, si è saputo questo lunedì durante una riunione di lavoro diretta dal presidente Miguel Díaz-Canel, che ha indicato che si compiono sforzi per soddisfare le esigenze abitative in questi territori, senza nulla togliere alla priorità della situazione lasciata dall’uragano Ian, nella provincia occidentale di Pinar del Río, nel settembre dello scorso anno.
È emerso che i danni maggiori si concentrano su strade, ferrovie, abitazioni, agricoltura e, in particolare, colture varie, mentre sono stati in gran parte risolti gli effetti sul servizio elettrico e sulle comunicazioni.
È inoltre emerso che le piogge hanno causato un aumento significativo dell’acqua della diga, il che è vantaggioso dopo due mesi precedenti di intensa siccità.
Le cause dell’evento naturale sono attribuite al cambiamento climatico, per cui è necessario analizzare le esperienze per aggiornare i piani nazionali di riduzione dei disastri.
L’Istituto Nazionale delle Risorse Idrauliche ha annunciato che in 10 giorni Cuba ha registrato una piovosità accumulata di 146,2 millimetri (mm), il 75% della media storica di giugno.
Ig/crc
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