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Regista italiano difende l’esempio del Che Guevara a Cuba

L'Avana, 13 giu (Prensa Latina) Il regista italiano Walter Uliano Pistelli ha difeso oggi a Cuba l'importanza di preservare l'eredità e l'esempio del Comandante Ernesto Che Guevara, domani nel 95° anniversario della sua nascita.

In una conferenza stampa nella capitale, Pistelli ha offerto i dettagli del suo documentario “Che Guevara nel XXI secolo”, che sarà presentato questo venerdì, alle 15:00 ora locale, nella sala Chaplin, nell’ambito del ciclo di proiezioni in omaggio al guerrigliero argentino-cubano.
Ha spiegato che del documentario, diviso in due parti, verrà proiettata la prima, “Figli della Rivoluzione”, con le testimonianze dei figli dei guerriglieri che hanno accompagnato il Che nell’impresa boliviana e dei due sopravvissuti cubani, Harry Villegas (Pombo) e Leonardo Tamayo (Urbano).
Pistelli ha raccontato che questo primo taglio offre uno sguardo più ravvicinato al lato umano e più familiare dei combattenti, che ci permette di percepire e valorizzare il sacrificio che hanno fatto nel tentativo di liberare Bolivia e la nobiltà degli ideali che difendevano.
Ha ricordato che i suoi testimonial sono vissuti e cresciuti senza la presenza di una figura paterna, il che potrebbe significare un trauma, perché da un lato erano senza padre e dall’altro ognuno è figlio di un eroe.
Ha sottolineato che legandosi maggiormente al lato umano di queste persone, la prima parte crea un’empatia capace di abbattere le barriere ideologiche, perché “tutti abbiamo un padre, anche i meno guevaristi”, ha detto, riferendosi alle presentazioni del documentario in altri paesi come Bolivia, Venezuela e Stati Uniti.
Il regista ha condotto le interviste a Cuba nel 2009 ed il montaggio del lungometraggio gli ha richiesto 10 anni di lavoro, “però ne sono valsi la pena”, ha detto.
“Essere rivoluzionario” è il titolo della seconda parte dell’opera, che sarà proiettata a Cuba nei prossimi mesi, ed è più legata alla spiegazione ideologica del perché questi uomini viaggiarono verso Bolivia, quali ideali condividevano, quanto erano forti questi principi da essere disposti a sacrificare la vita.
Ha affermato che non si approfondisce molto in tutto il sacrificio compiuto dal Che e dai suoi guerriglieri ed è necessario fornire maggiori informazioni sulla loro lotta contro i tentativi dell’imperialismo di estinguere la loro storia.
Nipote di un partigiano che ha combattuto in Italia contro il fascismo di Benito Mussolini nella seconda guerra mondiale (1939-1945), Pistelli ha sottolineato che Che Guevara non è solo un simbolo per l’America Latina, ma per tutta l’umanità, che va difeso per il suo esempio e per la sua eredità, non come l’icona in cui hanno cercato di trasformarlo.

Ig/mml

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