Secondo l’avviso di ciclone tropicale numero uno emesso dall’Istituto Cubano di Meteorologia (Insmet) alle 11:00 ora locale, la regione centrale si trovava a 11,0 gradi di latitudine nord e 40,3 gradi di longitudine ovest, una posizione che la colloca a 2.295 chilometri a est del gruppo di isole meridionali dell’arco delle Piccole Antille.
Ha una pressione centrale di millenove ettopascal e si sposta verso ovest a una velocità di 33 chilometri orari, ha venti massimi sostenuti di 55 chilometri orari, con raffiche più elevate.
La depressione tropicale continuerà a guadagnare organizzazione ed intensità nelle prossime 12-24 ore mentre si muove lungo un percorso simile ed una velocità di avanzamento sulle acque aperte dell’Oceano Atlantico.
L’Insmet prevede che la stagione degli uragani del 2023, iniziata il 1° giugno e che durerà fino al 30 novembre, sarà da normale a poco attiva.
Gli esperti prevedono la formazione di 11 cicloni tropicali in tutto il bacino del Nord Atlantico, di cui cinque potrebbero raggiungere la categoria di uragano.
Del numero totale di cicloni tropicali, sette si svilupperanno nell’area oceanica atlantica, due nel Mar dei Caraibi e due nel Golfo del Messico.
Moderate (45 e 40 per cento) sono le probabilità che almeno un uragano nasca e si intensifichi nei Caraibi e che uno di origine atlantica penetri in quest’area.
Anche il pericolo che Cuba sia colpita da almeno un ciclone tropicale con categoria uragano è moderato, con il 35 per cento di probabilità, secondo Insmet.
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