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Cile chiede giustizia per le vittime di traumi oculari

Santiago del Cile, 30 giu (Prensa Latina) Organizzazioni politiche e difensori dei diritti umani oggi chiedono allo stato cileno un risarcimento per le vittime dell'epidemia sociale, dopo che un giovane con danni agli occhi ha deciso di togliersi la vita.

Jorge Salvo, del comune di Maipú, ha subito un trauma oculare per l’impatto di un lacrimogeno e per più di tre anni ha lottato per la giustizia senza ottenere risultati.
“Questo è un segno chiaro e forte dell’incuria dello stato”, ha denunciato Consuelo Contreras, direttrice dell’Istituto Nazionale dei Diritti Umani (INDH).
Il 18 ottobre 2019 è incominciato in questa capitale un movimento, promosso dagli studenti, contro l’aumento delle tariffe della metropolitana, che si è poi diffuso in tutto il paese ed ha dimostrato il malcontento della popolazione per le disuguaglianze sociali ed il modello neoliberista.
Le proteste sono state violentemente represse dalla polizia e dalle forze armate, con un bilancio di circa 30 morti, migliaia di feriti e 460 persone con danni alla vista, prodotto dello sparo di pallini o bombe a gas lacrimogeno.
Secondo Contreras, delle 3.174 denunce presentate dall’INDH, solo 26 hanno una sentenza con una condanna.
“La lentezza delle indagini giudiziarie, sommata alla mancanza di efficaci misure di risarcimento, ha effetti irreparabili”, ha avvertito.
In una dichiarazione pubblicata oggi, il Partito Comunista Cileno ha lamentato la morte del giovane a causa del dolore, della frustrazione e delle conseguenze fisiche e mentali.
“E’ l’impunità di una società e di uno stato, debitore della giustizia, del risarcimento e della garanzia di non ripetizione per i combattenti di ieri e di oggi”, si legge nel testo.

Ig/car

#Cile #Diritti Umani #Jorge Salvo

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