Durante il suo discorso in questo incontro, l’alto funzionario ha enunciato un insieme di politiche pubbliche attuate dal governo cubano, con lo scopo di ottenere miglioramenti nell’economia, per promuovere lo sviluppo del paese come nazione socialista prospera e sostenibile.
In questo processo, ha evidenziato Pérez, Cuba ha ricevuto il contributo delle agenzie specializzate delle Nazioni Unite, principalmente la FAO, in particolare per garantire il diritto delle persone all’alimentazione, espressamente riconosciuto nella Costituzione della Repubblica.
A tal fine, nella nazione caraibica è stato approvato il Piano per la Sovranità Alimentare e l’Educazione Alimentare, nonché una legge ed un regolamento per la sua attuazione.
Queste azioni sono state realizzate, come ha affermato, nel bel mezzo di uno scenario complesso motivato, principalmente, dal bloqueo economico, commerciale e finanziario del governo degli Stati Uniti contro Cuba, intensificato negli ultimi anni, e dall’inclusione ingiustificata dell’isola nell’elenco delle azioni unilaterali dei paesi che sponsorizzano il terrorismo.
A questi ostacoli al progresso verso uno sviluppo sostenibile si sono aggiunti altri fattori negativi, come gli effetti della pandemia della COVID-19, la crisi ambientale e problemi demografici, tra gli altri, ha aggiunto.
La Conferenza Ministeriale, organo di governo della FAO, si svolge dall’1 al 7 luglio e vede la partecipazione di circa 120 Ministri dell’Agricoltura e altri alti funzionari dei 194 paesi che la compongono, che discutono dei problemi mondiali attuali relativi all’alimentazione ed all’agricoltura.
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