Fino a venerdì prossimo, partecipanti provenienti da Brasile, Messico, Spagna, Colombia, Portogallo, Germania, Regno Unito e Cuba condivideranno opinioni e discuteranno i contributi degli intellettuali caraibici all’economia politica marxista, una conferenza che sarà tenuta dall’accademica Graciela Chailloux.
Altre presentazioni saranno “Il marxismo ha colore? Versioni afroamericane della storia del mondo”, di Daniel Montañez; e “Marxismi africani. Uno sguardo dall’Africa del sud”, di Pablo Gilolmo.
In occasione dell’inaugurazione dell’incontro, la saggista e scrittrice Zuleica Romay, direttrice del Programma di studi sull’Afro-America dell’istituzione stessa, ha spiegato che il programma accademico di questo corso non intende registrare gli sviluppi del marxismo o approfondire i suoi presupposti filosofici.
L’intellettuale cubana ha avvertito che “il marxismo non è una teoria europea, ma universale. È uno solo, come affermano –con una determinazione decisa– alcuni compagni Certo, hanno ragione, anche se ci tengo a precisare che è uno solo nella sua pluralità storica”.
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