L’incontro rappresenta un’alternativa all’incontro dei capi di stato della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) e dell’Unione Europea (UE) che si svolgerà contemporaneamente nella capitale del Belgio, ha spiegato l’attivista, uno dei cinque cubani ingiustamente imprigionati negli Stati Uniti nel settembre del 1998.
Ha sostenuto che il vertice CELAC-UE ha molteplici implicazioni per le relazioni tra Europa e America Latina e che si verifica in un contesto di rottura dell’egemonia planetaria dell’imperialismo statunitense.
In tal senso, ha invitato personalità, organizzazioni, gruppi di solidarietà con varie cause sociali e contro le politiche imperiali, ad essere presenti nella capitale belga per concordare azioni che riducano gli enormi divari tra i paesi del cosiddetto primo mondo e quelli latinoamericani e caraibici.
Ig/lld