La nuova proposta ignora la Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici (CELAC) e la sua articolazione sociale basata su un approccio integrazionista, solidale e di giustizia sociale per la regione latinoamericana e caraibica, ha affermato la presidentessa dell’ACNU, Norma Goicochea.
Ha inoltre denunciato che il programma proposto manca di argomenti che affrontino i gravi problemi che i paesi stanno affrontando dopo la pandemia della COVID-19 e l’attuale profonda crisi economica; allo stesso tempo, evita di discutere la necessità di riformare l’attuale architettura finanziaria e l’ordine economico.
D’altra parte, il numero di partecipanti presenziali è stato limitato, il che riduce in modo inaccettabile la partecipazione del variegato e ampio spettro di organizzazioni della società civile nel nostro continente, ha precisato.
Ha respinto il diniego di accreditamento nel forum di alcuni media alternativi e tradizionali come il Canale Cubano di Notizie, rappresentato dal giornalista Lázaro Manuel Alonso, a cui hanno posto il veto con motivazioni ridicole, ha detto Goicochea.
A soli sei giorni dall’inizio del forum, non si conoscono l’identità dei relatori e la piattaforma online che verrà utilizzata per l’opzione virtuale, che Cuba spera non sia ZOOM, che vieta l’interazione con l’isola caraibica.
Questa restrizione è una conseguenza diretta del bloqueo economico, finanziario e commerciale a cui Cuba è sottoposta dal governo degli Stati Uniti, una questione ancora una volta denunciata dalla società civile dell’isola.
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