Concepito attraverso il lavoro congiunto dell’Università di Matanzas (UM), il Centro per gli studi avanzati di produzione sostenibile (Cefas) e il Parco Scientifico-Tecnologico di pertinenza della Casa degli Studi Superiori, il progetto, attualmente in fase di progettazione, prevede la realizzazione di un reparto specializzato nella produzione di protesi ossee e craniche.
Come spiegato dal sito www.radio26.cu, la realizzazione dell’unità consentirà di soddisfare ampiamente l’elevata domanda di questo tipo di accessorio nel settore sanitario, grazie alla modellazione 3D che offre prototipi realizzati su misura per il paziente.
Le protesi ossee realizzate con la nuova tecnologia consentono risparmi sui costi e permettono anche una migliore qualità nel processo di intervento e recupero di pazienti con traumatologia grave, configurando i pezzi con un criterio personalizzato a seconda dei diversi casi che si presentano.
Il direttore del Cefas e responsabile della ricerca, Ramón Quiza, ha spiegato che il progetto lavora sulla rigenerazione del tessuto cellulare a base di acido polilattico, rivestito di apatite, utilizzando un materiale biodegradabile ed un’operazione minimamente invasiva sul paziente, secondo le fratture guarite dalle capacità naturali dello stesso corpo.
Il sito aggiunge che l’esperienza di studi e risultati ottenuti in precedenza, la capacità tecnologica ed il capitale accademico delle tre istituzioni coinvolte nel progetto gli forniscono gli strumenti necessari per la sua attuazione e sviluppo di successo sia a Matanzas che nel resto del paese.
Ig/ads
