Secondo i dati del Museo della Memoria, un totale di 37 comunicatori si aggiunge all’elenco dei giustiziati o scomparsi nel periodo più buio della storia del paese.
Per onorare questi professionisti, una targa è stata rivelata nella sala stampa de La Moneda, conosciuta come La Copucha, durante una cerimonia presieduta dal presidente, Gabriel Boric, e dalla portavoce del governo, Camila Vallejo.
Secondo Vallejo, il tributo “dimostra il paese che siamo e che abbiamo costruito, con i dolori e le gioie che ci forgiano”.
“Illustra anche – ha detto – la speranza per un futuro che includa i nostri sogni e desideri di andare verso un paese sempre più giusto e democratico, dove i diritti alla libertà di stampa e di espressione non possano mai essere limitati”.
Secondo il Rapporto della Commissione nazionale sulla carcerazione politica e la tortura, oltre ai 37 assassinati, vi sono circa 300 professionisti o persone direttamente legate a questa attività che hanno subito la carcerazione politica, tra cui quattro stranieri.
L’atto, compiuto in occasione del 50° anniversario del golpe, ha coinciso con la Giornata del Giornalista, istituita nel 1956 con la promulgazione della Legge 12.045 per la creazione dell’Ordine dei Giornalisti.
Ig/car