“Questa richiesta è stata irremovibile per tutti i gruppi armati irregolari che hanno dimostrato il loro interesse a far parte della pace totale”, ha sottolineato l’istanza in una dichiarazione rilasciata oggi.
Ha sottolineato che il governo di Gustavo Petro riconosce che la responsabilità della protezione della vita e delle garanzie di sicurezza della popolazione firmataria ricade interamente sullo stato.
Per questo, in modo trasversale ed al di là degli scenari di dialogo, sono state adottate tutte le misure del caso per la loro tutela, ha spiegato.
Ci sono gruppi armati illegali che hanno scelto di non accettare l’invito al dialogo esteso dall’attuale governo, per questo, nessuno escluso, si stanno confrontando con la risoluzione delle forze pubbliche, ha assicurato.
Ha affermato che continuano ad avanzare nello smantellamento delle strutture criminali e nelle iniziative per combattere la stigmatizzazione della popolazione che ha firmato la pace.
L’Ufficio ha sottolineato che nessun attacco o minaccia contro un firmatario della pace è stato messo a tacere, negato o lasciato senza risposta durante questo governo, e le corrispondenti richieste ai gruppi armati sono state specifiche.
“La morte violenta di un solo firmatario della pace è inaccettabile e consideriamo qualsiasi atto violento contro la popolazione firmataria come un affronto agli sforzi ed ai desideri di pace della stragrande maggioranza della società colombiana, che è stanca della violenza”, ha manifestato.
Sabato scorso il Governo e lo Stato Maggiore Centrale delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (EMC-FARC), gruppo di guerriglieri non incluso nell’accordo di pace, hanno annunciato di aver raggiunto un accordo per istituire un Tavolo di Dialogo per la Pace.
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