La giovane catalana Marina Oró Arbonés ha detto a Prensa Latina che “dobbiamo fare un’alleanza globale di solidarietà con Cuba per rafforzare le iniziative più formali ed isolate. Solo con l’unione dei diversi movimenti di solidarietà potremo difendere meglio Cuba”.
“Ad esempio, il Forum dei Popoli, parallelo al Vertice dell’Unione Europea–CELAC, è stato un quadro ideale per chiedere che Cuba sia rimossa dalla lista di paesi che sponsorizzano il terrorismo”, ha detto.
“Sta accadendo qualcosa di importante: il bloqueo contro Cuba non è solo commerciale, è anche culturale e comunicativo, per questo è necessario diffondere la conoscenza della Rivoluzione cubana e di personaggi come Fidel, Che e Martí, perché i grandi media li vogliono nascondere”, ha detto.
“È essenziale che la vita e l’opera di Fidel Castro siano conosciute al di fuori di Cuba e dell’America Latina, ecco perché le visite delle brigate di solidarietà sono così importanti, per conoscere meglio Fidel, Che e Martí e la realtà che vivono i cubani oggi”, ha affermato la giovane Laia Montes Porta.
Questi giovani delle comunità spagnole dei Paesi Baschi, Valencia e Catalogna, visitano luoghi di interesse storico e culturale nel centro di Cuba per poi portare le loro storie di prima mano sulla realtà cubana.
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