La sindaca ha ricordato che l’iniziativa non è partita da questo ente ma da organizzazioni sociali, umanitarie e professionali, la cui proposta è stata presentata al Comitato Interdisciplinare per il 50° Anniversario del Golpe.
Secondo Hassler, questo processo ha seguito tutti i passaggi previsti dalla legge e culminerà quando sarà sottoposto al voto in seduta plenaria del Consiglio comunale.
In questo modo ha risposto alle critiche mosse dai partiti politici di destra che si rifiutano di rinominare strade e luoghi della città e definiscono antidemocratico il provvedimento per non aver indetto una consultazione pubblica.
La sindaca ha precisato che i contatti sono stati mantenuti con gli abitanti dei luoghi interessati attraverso il Consiglio delle Organizzazioni della Società Civile.
Ha citato come esempio il caso della protesta di alcuni abitanti di via Namur, alla quale hanno partecipato e che, su richiesta del Collegio degli Architetti, è stata cancellata dall’elenco.
Tra i nomi proposti ci sono quelli di Jécar Nehgme, giustiziato politicamente nel 1989; Patricio Bunster, presentato da rappresentanti dell’arte e della danza, e quello di Littré Quiroga, riconoscimento richiesto dal direttore del Corpo della Gendarmeria.
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