Come ha saputo Prensa Latina, sono due gli studi che sono stati realizzati dallo scorso febbraio, uno a L’Avana ed un altro che comprende circa 1.500 persone nel resto del territorio nazionale, l’obiettivo è lo stesso, anche se ognuno ha le sue caratteristiche.
Secondo i coordinatori di Sancti Spíritus, il programma è iniziato con un limite di pazienti -circa 60- e aumenta selettivamente dopo una valutazione di coloro che soffrono di questa condizione da parte di neurologi, geriatri e psicologi dell’Ospedale Generale Provinciale Camilo Cienfuegos.
La strategia è quella di aumentare e confermare tutte le informazioni sull’efficacia e la fiducia per ottenere la registrazione definitiva del farmaco da parte del Centro per il Controllo Statale dei Medicinali, delle Attrezzature e dei Dispositivi Medici (Cecmed).
Nel marzo dello scorso anno, dopo aver valutato la documentazione presentata dal Centro de Inmunología Molecular, il Cecmed ha concesso la registrazione sanitaria condizionale a NeuralCim, una speranza per una popolazione cubana sempre più anziana.
Le valutazioni scientifiche effettuate hanno dimostrato che NeuralCim ha meno effetti collaterali rispetto ad altri farmaci offerti a livello internazionale, arresta il deterioramento cognitivo e migliora la qualità della vita nel tempo.
Gli studi nel paese stimano che circa 170.000 persone soffrano di Alzheimer, una malattia che è la principale causa di demenza in tutto il mondo, con una prevalenza tra il 5 e il 10% nelle persone di età superiore ai 65 anni.
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