In dichiarazioni all’agenzia di stampa Télam, il capo del Servizio Pace e Giustizia ha assicurato che i candidati alla presidenza Patricia Bullrich (Insieme per il Cambiamento) e Javier Milei (La Libertad Avanza, LLA) propongono antiche ricette con medicine amare già subite dagli argentini e che sono terminate con dei fallimenti.
Dollarizzare l’economia, come vuole Milei, è qualcosa che è stato fatto negli anni ’90 ed è stato doloroso per la gente perché milioni di persone sono rimaste senza lavoro e non avevano abbastanza da mangiare, ha detto.
In quel periodo avvenne la morte dell’industria nazionale. C’era solo un piccolo gruppo di cittadini benestanti. Il resto del paese è rimasto emarginato ed in assoluta povertà, ha aggiunto.
Allo stesso modo, ha criticato i piani del leader dell’LLA di smantellare ministeri ed enti come il Consiglio Nazionale della Ricerca Scientifica e Tecnica.
Un’altra questione che mi preoccupa molto riguardo a questo diritto è il maltrattamento dell’istruzione pubblica. Questa è una conquista popolare, soprattutto la riforma universitaria. È un diritto e significa uguaglianza per tutti. Vogliono che sia un business per pochi, ha detto.
Di fronte a questo scenario, ha ritenuto che il peronismo ed i suoi alleati debbano restare forti, uniti e portare avanti progetti nazionali ad alto contenuto federale ed in difesa del popolo argentino.
Ig/gas