La golpista ha reagito con irritazione ai manifestanti che gridavano “Dina assassina” durante l’atto di consegna di un ponte, mentre secondo i testimoni, il popolo avrebbe lanciato pietre contro la tribuna da dove parlava la presidentessa de facto.
“Nessuno mi intimidirà con parole come ‘Dina assassina’”, ha detto ad alta voce e con evidente irritazione, affermando che gli autori delle morti – 50 durante gli scontri – “siete voi stessi”.
“Così si è voluto rompere un governo costituzionale, non continuate ad uccidere lo sviluppo dei popoli, uniamoci perché anche nelle differenze possiamo trovare delle coincidenze per far avanzare il nostro Perù”, ha detto. “Non ho paura di voi, l’assassino è ben rinchiuso nel Diroes (carcere dove si trova Castillo), lasciate che risponda delle morti, Dina risponderà con il lavoro, con la decenza e con questa lotta frontale alla corruzione” ha affermato Boluarte.
Dopo l’evento, riferiscono i dispacci della radio locale, le proteste sono continuate per le strade di Pichanaqui e la polizia ha represso la protesta con granate lacrimogene e, visto il persistere della manifestazione di malcontento, ha sparato in aria per coprire il ritiro della presidentessa de facto. Un civile è rimasto ferito, secondo quanto riportato dalla stampa.
Recenti sondaggi privati hanno accertato che il 79% degli intervistati a livello nazionale disapprovano la gestione di Boluarte, a cui si aggiungono altri sondaggi in cui la maggioranza è favorevole allo svolgimento di elezioni anticipate, nonostante la golpista insista per completare fino a luglio del 2026, il mandato di 5 anni iniziato da Castillo nel 2021.
Ig/mrs