Il Ministero degli Esteri egiziano ha denunciato in un comunicato l’aggressione avvenuta ieri ed ha avvertito che tali azioni aggravano la violenza nei territori palestinesi occupati.
Le ripetute invasioni della moschea di Al-Aqsa, costruita in questo complesso religioso, rappresentano una chiara violazione del diritto internazionale, osserva il testo.
Il Ministero degli Esteri ha assicurato che queste incursioni minano le basi degli sforzi regionali ed internazionali che cercano di riattivare il processo di pace basato sulla soluzione dei due stati.
Anche l’Arabia Saudita ha criticato l’assalto, considerandolo una provocazione ai sentimenti dei musulmani di tutto il mondo.
Il Ministero degli Esteri di questo paese ha ritenuto le forze di occupazione israeliane pienamente responsabili delle ripercussioni di queste continue violazioni ed ha ribadito il suo appello alla comunità internazionale affinché si assuma le proprie responsabilità per porre fine all’escalation israeliana, si legge in una dichiarazione ufficiale.
I governi del Qatar e della Giordania si sono espressi in termini simili, sottolineando che queste incursioni violano le norme internazionali e provocheranno ulteriore violenza.
La settimana scorsa il movimento israeliano Beyadenu, un gruppo considerato razzista ed estremista verso i palestinesi, ha rivelato che “negli ultimi 12 mesi circa 49mila ebrei hanno fatto irruzione nella Spianata delle Moschee”.
Il luogo è sacro per le tre grandi religioni abramitiche: ebraismo, cristianesimo e islam.
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