venerdì 26 Luglio 2024
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Cuba mantiene l’impegno per una migrazione sicura ed ordinata

L'Avana, 2 ott (Prensa Latina) Il governo cubano mantiene oggi il suo fermo impegno per un'immigrazione sicura ed ordinata, pur ribadendo il rischio e le condizioni di pericolo di vita che rappresentano le partenze illegali dal paese.

Questa posizione viene ribadita dall’esecutivo della maggiore delle Antille, nello sgomento per l’incidente automobilistico mortale avvenuto ieri nello stato messicano del Chiapas, in cui sono morti 10 connazionali ed oltre 20 sono rimasti feriti.

Immediatamente, il presidente cubano, Miguel Díaz-Canel, ed il ministro delle Relazioni Internazionali dell’isola, Bruno Rodríguez, hanno espresso le loro condoglianze ai familiari ed agli amici delle vittime e li hanno esortati ad utilizzare mezzi sicuri, ordinati e legali per emigrare.

Allo stesso modo, le autorità dell’isola hanno incaricato i loro diplomatici nella città di Veracruz di coordinare l’assistenza consolare necessaria con le autorità messicane.

Secondo quanto riportato dalla stampa, l’incidente è avvenuto quando il camion sul quale c’erano un numero imprecisato di individui, di cui circa 30 persone di nazionalità cubana, si è ribaltato sulla strada costiera Pijijiapan-Tonalá, nello stato del Chiapas, presumibilmente perché l’autista guidava a velocità eccessiva.

L’utilizzo di questi mezzi di trasporto senza le condizioni richieste per il trasferimento delle persone è frequente da parte dei migranti, che cercano disperatamente di lasciare Tapachula per raggiungere Città del Messico ed evitare così lunghe procedure di immigrazione per spostarsi in questa zona del paese.

Si tratta del secondo incidente che si verifica in Chiapas dalla settimana precedente; il 28 settembre, due migranti hanno perso la vita e 38 sono rimasti feriti nel ribaltamento di un camion nel comune di Mezcalapa.

Nelle ultime settimane si è intensificato il flusso di persone di varie nazionalità che seguono rotte irregolari estremamente pericolose attraverso i paesi centroamericani per raggiungere gli Stati Uniti.

Nel caso di Cuba, le partenze sono stimolate dal suolo settentrionale da gruppi di esuli cubani a causa di una politica del governo statunitense che ostacola gli accordi di immigrazione tra le parti, esercita pressioni economiche sull’isola ed, in molte occasioni, privilegia coloro che arrivano sulle sue coste illegalmente.

Ig/lld

 

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