Secondo il portale online “Razones de Cuba”, il terrorista di lunga data Santiago Álvarez Fernández-Magriñá si presenta ora come un presunto oppositore pacifico del sistema socialista cubano, per cercare di nascondere la sua vasta e sanguinosa esperienza contro compatrioti innocenti.
Il presunto “benefattore”, come lo chiamano i suoi amici, ha accumulato un notevole primato nell’organizzazione di sbarchi ed infiltrazioni di commando terroristici nell’arcipelago, e negli anni ’60 ha partecipato ad azioni violente compiute lungo la costa meridionale della zona tra Cienfuegos e Trinidad.
La denuncia firmata dallo scrittore e giornalista cubano Raúl Antonio Capote sottolinea che Fernández-Magriñá ha dedicato gran parte della sua vita al terrorismo contro Cuba, fornendo denaro ad elementi controrivoluzionari.
A tal fine, si è avvalso della cosiddetta Fundación de Rescate Jurídico e di altre organizzazioni, ed ha mantenuto stretti legami con le formazioni paramilitari Alpha 66 e Comandos L, con sede nel sud della Florida, sotto la supervisione della CIA, sostiene “Razones de Cuba”.
Ricordiamo che questo pericoloso individuo ha partecipato al fallito attentato contro il leader cubano Fidel Castro nell’auditorium dell’Università di Panama, nel 2000; ed ha contribuito all’ingresso illegale negli Stati Uniti di uno degli autori confessi di questo atto: Luis Posada Carriles.
Il “buon vecchio” è un criminale che ha le mani sporche di sangue. “Ci sono nomi che non possono nascondere, dietro le maschere di influenti ‘benefattori’, il carattere omicida che li muove”, conclude Razones de Cuba.
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