Un comunicato del gruppo denuncia che il 4 ottobre l’ufficio del sindaco del comune, in coordinamento con i membri della Polizia Nazionale Civile (PNC), il corpo degli Agenti Metropolitani della città e il Ministero dei Lavori Pubblici, hanno distrutto l’obelisco situato dal 2009 all’esterno del Parco Archeologico di Tazumal.
Nella denuncia si precisa che la targa e il busto sono stati richiesti dal Comitato locale di Solidarietà con Cuba ai responsabili della demolizione, cosa che inizialmente sarebbe stata eseguita, ma in seguito sono stati sequestrati con il pretesto che erano di proprietà del comune.
Queste azioni, nel 56° anniversario dell’assassinio del Che in Bolivia, mirano solo a cancellare la sua storia di lotta che vive nelle città che cercano il benessere per gli esseri umani, si legge nel comunicato.
Queste azioni intimidatorie non ci faranno desistere dal commemorare il ricordo storico del Che, personaggio emblematico della Rivoluzione cubana, ha concluso il movimento di solidarietà.
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