Plaza Bolívar, a Caracas, ha ospitato rappresentanti del corpo diplomatico di Cuba, Russia, Nicaragua, Palestina, Siria, ed altri paesi amici, così come lavoratori, giovani del Partito Socialista Unito del Venezuela, deputati, funzionari del Ministero degli Esteri e la protettrice dei diritti umani, Camilla Fabri.
I presenti non solo hanno chiesto la libertà di Saab, detenuto dalle autorità di Capo Verde, il 12 giugno 2020, in violazione del diritto internazionale, ma hanno anche chiesto la fine degli abusi da parte di Israele nei confronti del popolo palestinese.
L’ambasciatore palestinese nella capitale, Fadi Alzaben, ha chiesto il rilascio del diplomatico venezuelano con lo slogan #Free Alex Saab.
Ha anche invitato a fermare le atrocità ed i bombardamenti contro i bambini, le donne e la popolazione della Striscia di Gaza, dove più di duemila persone sono morte negli ultimi nove giorni a causa degli attacchi indiscriminati dell’esercito israeliano.
La Vice Ministra della Comunicazione Internazionale del Ministero degli Affari Esteri, Mercedes Chacín, ha dichiarato che Saab è un prigioniero politico dell’impero statunitense, estratto con la violenza da Capo Verde, senza che si sia concluso il suo processo giudiziario e senza che alla sua famiglia ed alla sua difesa sia stato notificato il trasferimento al Centro di Detenzione Federale di Miami, dove rimane detenuto.
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